Quanto tempo ci vuole (in ore) per imparare una lingua?
Quante ore ci vogliono per imparare una nuova lingua se sei madrelingua inglese? Scopriamolo.
Sei pronto a diventare un vero italiano? 🤌
La gestualità italiana è considerata l’essenza della lingua italiana. Non si parla davvero italiano se non si usano anche le mani. Per questo, chi desidera parlare l’italiano come un vero italiano deve andare oltre il famoso gesto della “mano a borsa”. Gli italiani e i gesti vanno insieme come la mozzarella e la pizza, e tu dovresti fare lo stesso.
Per esempio, sapevi che gli italiani usano circa 250 gesti con le mani ogni giorno? E no, non è un errore di battitura: le mani degli italiani non amano stare ferme. Tuttavia, solo una manciata (occhiolino) di questi è essenziale per la maggior parte delle conversazioni in italiano. Anche se non è del tutto corretto, molte tabelle online combinano insieme sia i gesti popolari che quelli più oscuri. Per questo motivo, ho deciso di stilare la vera top 10 dei gesti italiani più popolari, includendo solo quei segni che gli italiani usano regolarmente.
I seguenti gesti italiani sono la chiave per una migliore comprensione dell’italiano colloquiale. Per aiutarti a comprenderne appieno il significato, ho incluso anche l’origine e il contesto corretto in cui dovrebbero essere usati. Iniziamo dal gesto meno popolare e costruiamo gradualmente fino a quello più popolare.
Questo gesto è simile al più noto gesto della “mano a borsa”, ma in questo caso tutte e cinque le dita devono aprirsi e chiudersi ripetutamente.
Come farlo:
Allunga le punte delle dita e riuniscile per formare una sorta di pigna. Quindi, mantieni la mano ferma mentre apri e chiudi ripetutamente le dita nella posizione della pigna.
Quando farlo: quando sfidi qualcuno a fare qualcosa di pericoloso o quando qualcuno ha paura di fare qualcosa e vuoi prenderlo in giro.
Cosa dire: “Paura, eh?” (“You are scared, aren’t you?”); “Hai paura?” / “Hai strizza?” (“Are you afraid?”)
Origine: Per divertente ragione, la teoria più comune potrebbe essere considerata inappropriata e non la svelerò qui. Google è un posto vasto, comunque sono sicuro che ce la farai 🤭.
Come farlo: abbassa il palmo e porta tutte le dita verso il palmo, partendo dal mignolo e terminando con l’indice, mentre muovi lentamente anche il polso.
Quando farlo: quando vuoi dire a un amico che hai voglia di rubare qualcosa (non letteralmente, potrebbe essere solo un biscotto dalla scatola!) oppure quando vuoi far notare che qualcuno ha rubato o preso qualcosa.
Cosa dire: in realtà, niente. Non vuoi farti beccare! Probabilmente questo è l’unico gesto italiano che non necessita di essere accompagnato da un’espressione.
Origine: questo gesto simboleggia qualcosa che scompare “magicamente”.
Come farlo: posiziona la mano piatta e l’avambraccio in orizzontale contro lo stomaco.
Quando farlo: quando non sopporti la persona con cui stai parlando o una terza persona di cui stai parlando. In realtà, è abbastanza divertente e non necessariamente un segno offensivo.
Cosa dire: “Mi stai qui” (letteralmente “Tu sei qui”, figurativamente “Non ti sopporto”).
Origine: il gesto indica una parte molto specifica del tuo corpo, proprio sopra lo stomaco, ed è solitamente accompagnato dalla frase “qui”. Significa che non riesci a “digerire” quella persona, proprio come non digerisci il cibo che il tuo corpo respinge o che non ti piace.
L’Italia è un paese molto religioso e un gesto comune è unire le mani come se stessi pregando. Questo gesto può comunicare sia il desiderio che qualcosa accada, sia la richiesta che qualcuno faccia o smetta di fare qualcosa.
Come farlo: unisci le mani. Se le mani e le braccia rimangono ferme, significa che speri che accada qualcosa di buono o che stai chiedendo qualcosa a qualcuno (implorando). Se muovi le braccia mentre tieni le mani unite in questa posizione, il significato resta “per favore”, ma in senso ironico, come a dire “oh, per favore/dai/smettila”. Questo gesto esprime disaccordo o delusione per la situazione.
Cosa dire: “Ti prego!” (“Oh, per favore!”), “Ma dai!” (“Dai, sul serio!”), “Ma fammi il piacere!” (“Smettila, per favore!”).
Origine: stai praticamente pregando o sperando che qualcosa accada o che qualcuno smetta di fare qualcosa. È un gesto molto comune. La parola “please” in italiano si traduce con “(ti) prego”, che letteralmente significa “io prego”.
Come farlo: apri le braccia e mostra entrambi i palmi, sollevando le spalle.
Quando farlo: quando vuoi dire che qualunque cosa sia successa non è colpa tua, non dipende da te, o semplicemente non ne sai nulla.
Cosa dire: “Io non c’entro (niente)!”, “Boh!” (“Non me ne frega niente!”), “Io non ne so niente!”, “Non lo so!”, “E che ne so io?” (“Che ne so?”).
Origine: mostrare i palmi di entrambe le mani simboleggia una persona che non ha nulla da nascondere.
Come farlo: allunga il braccio davanti a te (e leggermente di lato) con il palmo rivolto verso l’alto e le dita allineate verticalmente. Puoi mantenerlo fermo oppure – e questa è una variante più comune – muoverlo rapidamente in una rotazione oraria di 45-90 gradi, fino a quando la mano è quasi sopra la testa.
Quando farlo: tipicamente questo gesto viene usato da automobilisti arrabbiati o calciatori.
Quando farlo: Questo gesto vuol dire sostanzialmente “vai via!” o “sparisci!”. Sebbene possa essere usato in modo rude a seconda del contesto, non è necessariamente offensivo. Se usato scherzosamente tra amici, significa qualcosa come “dai, non ci credo!”.
Cosa dire: “Ma va là!” (letteralmente “vai lì!”, ma in realtà significa “sparisci!”), “Ma vattene/Ma va via, va!” (“Vattene via!”).
Origine: Non possiamo esserne certi, ma probabilmente il gesto si riferisce a una direzione indefinita in cui vorresti che la persona si allontanasse, lasciandoti in pace.
Come farlo: Appiattisci tutte le dita con il palmo rivolto verso il corpo e scatta le dita fuori da sotto il mento con indifferenza.
Questo gesto in genere significa “sparisci” nel Nord Italia, mentre nel Sud Italia equivale semplicemente a dire “no”.
Quando farlo: Quando vuoi dimostrare che non ti importa nulla di qualcosa che è stato recentemente fatto o detto. Questo gesto esprime indifferenza verso una questione che altrimenti sarebbe rilevante.
Cosa dire: “Chissene frega!” / “Chissene importa!” (“Chi se ne frega? A me non importa niente!”) oppure “Fatti tuoi!” (“Non sono affar mio!”)
Origine: Stai sostanzialmente grattandoti il mento, il che simboleggia la completa indifferenza verso qualcosa che richiederebbe la tua attenzione.
Mentre in altre culture questo gesto non è considerato offensivo e di solito significa “rock and roll”, in Italia può risultare piuttosto maleducato e assumere due significati molto distinti:
Come farlo: Estendi indice e mignolo, in modo da formare delle “corna”.
Quando farlo: Quando qualcuno porta sfortuna o quando credi che qualcosa di brutto possa accadere.
Cosa dire: “Facciamo le corna” (“Let’s make the horns”), “Tiè/Toh!” (“Take that [bad luck]!”)
Origine: Diversi studi concordano sul fatto che le corna siano teoricamente rivolte alla sfortuna, proprio come un animale colpirebbe con le sue corna.
Come farlo: Appiattisci tutte le dita tranne il pollice, mantieni il polso fermo e muovi l’altra mano su e giù almeno 3 volte (dovrebbe essere un movimento di 90 gradi). Fai attenzione però: se eseguito in maniera troppo energica e accompagnato da un’espressione arrabbiata, questo gesto potrebbe essere considerato offensivo.
Inoltre, puoi anche usare l’altra mano per battere su quella con le quattro dita appiattite, oppure puoi sollevare l’intero braccio mantenendo le quattro dita appiattite. Queste varianti enfatizzano ulteriormente il gesto, ma potrebbero risultare offensive.
Quando farlo: Quando vuoi che qualcuno ti lasci in pace, che si sposti o semplicemente chiedi a un amico di andarsene con te. Spesso viene usato dagli automobilisti per chiedere alle altre auto di spostarsi.
Cosa dire: “Andiamocene/Andiamo” (“Let’s go”, “Let’s get out of here”), “Vattene/Fuori dai piedi” (“Get out”, “Leave”), “Levati/Spostati” (“Move”, “Get out the way”).
Origine: Simboleggia il movimento da un luogo all’altro.
Senza dubbio, il gesto più famoso al mondo e probabilmente il più usato anche in Italia. È diventato un meme e persino un’emoji che simboleggia praticamente l’intero paese.
Come farlo: Allunga le dita e riuniscile per formare una specie di pigna, quindi muovi la mano su e giù.
Quando farlo: Quando la persona con cui stai parlando dice qualcosa di sciocco o ti chiede di fare qualcosa di stupido o pericoloso.
Cosa dire: “Ma cosa stai dicendo?” (“What are you talking about?”), “Ma cosa vuoi [da me]?” (“What do you want [from me]?”), “Dici sul serio?” (“Are you serious?”) e molte altre espressioni.
Origine: Nessuno lo sa con certezza, ma la teoria più comune è che la mano stia cercando di afferrare qualcosa, ma non ci riesca. Questo simboleggia una persona che cerca di cogliere un significato ma non ci riesce.
Sembra che gli italiani abbiano iniziato a “parlare con le mani” durante un periodo di occupazione straniera che seguì la caduta dell’Impero Romano. Diversi popoli (visigoti, ostrogoti, normanni, francesi, spagnoli e austriaci, per citarne alcuni) arrivarono nella penisola e, non avendo una lingua comune, gli italiani dovettero improvvisare per comunicare. Fu così che iniziarono ad apparire gli iconici gesti delle mani italiani.
Il resto è storia.
Ora che padroneggi i gesti delle mani italiani, è il momento di passare alle parole e alle frasi. Va bene?
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Quante ore ci vogliono per imparare una nuova lingua se sei madrelingua inglese? Scopriamolo.
Vuoi che gli italiani ti accettino come uno di loro? Usa queste espressioni. 🤌
Guten Tag e benvenuto a un'altra breve lezione di tedesco! Da Montag a Sonntag – ecco i giorni della settimana in tedesco.